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La competenza alla comunicazione – efficace, empatica – che in vari modi ci hanno insegnato nell’ultimo ventennio, nel tempo che viviamo non è la soluzione al problema: il problema non è solamente parlare bene o dire tutto, ma leggere il contenuto di ogni comunicazione in una cornice più ampia. Innanzitutto tenendo conto dell’ordine delle relazioni e degli affetti, come prima forma di orientamento tra le individualità, che per la Gestalt Therapy è l’emergere della funzione-Personalità − ‘Chi sono io’ nella relazione con l’altro si concretizza con ‘Chi sono io davanti a te’ – oltre alla consapevolezza dell’intenzionalità, che per la Gestalt Therapy è l’emergere della funzione-Es – ‘Dicendo questo cosa voglio da te’ −, che in ogni comunicazione dà senso e direzione alle parole. L’intenzionalità relazionale precede la lettura di ciò che avviene e ne chiarifica i percorsi e le chiavi di lettura.
Se vogliamo evitare confusioni, smarrimenti e sofferenze, non dobbiamo dimenticare la differenza − sia a livello sociale che familiare − tra le relazioni simmetriche-paritarie e le relazioni asimmetriche- non paritarie: una differenza che risiede innanzitutto nel concetto di responsabilità. Nelle relazioni asimmetriche la responsabilità non può essere reversibile: c’e qualcuno che ha una responsabilità -educativa, clinica, governativa di qualcun altro che per definizione non è paritario − figli, pazienti, cittadini − e questa non parità non riguarda un giudizio di valore o di sottomissione, è semplicemente una condizione. Nelle relazioni simmetriche – di coppia, di amicizia − la responsabilità, il rispetto e il prendersi cura sono invece reversibili e circolari. Oggi i rischi conseguenti all’emergere delle soggettività sono questi: da un lato la tendenza a far diventare paritari i rapporti non paritari, come se l’asimmetria rappresentasse una sconfitta, anziché una fonte di pienezza; dall’altro la difficoltà, nei rapporti paritari, di tollerare la diversità.

 

Valeria Conte,  L’educazione al ‘gusto’ come etica della felicità. Dall’emergenza antropologica a itinerari di cambiamento: lo sguardo della Gestalt Therapy sulle relazioni sociali e intime nel contesto della società post-liquida. Dialogo con Giovanni Salonia e Valeria Conte a cura di Antonio Sichera, in GTK7  gennaio 2019, pag. 20-21

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