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UN’ESPERIENZA IN PSICOTERAPIA DELLA GESTALT: LA COSTRUZIONE DI UN LEGAME SIGNIFICATIVO E IL PERMESSO DI CRESCERE
Nella tesi viene esposto un caso clinico di ansia in età prepuberale. La fiducia nella corporeità e nell’intercorporeità sono stati i principi ispiratori di questo lavoro. L’ansia è l’interruzione di una intenzionalità corporea e l’obiettivo terapeutico è portare a compimento insieme alla paziente quel gesto mancato che ha interrotto il suo andare incontro all’altro con fiducia e audacia. Quando l’intenzionalità relazionale non viene recepita dall’ambiente si crea un cortocircuito, manca un sostegno appropriato all’autonomia. Le relazioni primarie, il passaggio dalla dipendenza all’autonomia, le interazione familiari, il sostegno ambientale sono aspetti presi in considerazione insieme all’esperienza dell’ansia nella relazione precoce madre-bambino.
Nel progetto terapeutico viene dato risalto al permettere alla paziente di sperimentare che la sua unicità e la sua creatività possono essere sperimentate in modo corposo solo nell’azione, e non nel pensiero, perché come dice Giovanni “l’uomo non ha la misura di se stesso solo nell’ “io penso” ma include come intimo elemento della propria identità l’ “io posso” .
Per rendere visibili i progressi della paziente rispetto al vissuto corporeo e relazionale ho inserito dei disegni, dei momenti del suo percorso di crescita. Mi sono avvalsa anche dell’ausilio della Video Intervention Therapy (V.I.T.), la tecnica di osservazione microanalitica proposta da G. Downing. Il video e i disegni confermano l’importanza dell’attenzione al corpo della bambina che sta cambiando con la crescita e all’intercorporeità, ciò che succede ai corpi in relazione con lei e come tutto questo si esprima nella funzione-Personalità che sta emergendo.
Dott.ssa Lucilla Di Mauro