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UNA SALITA TROPPO RIPIDA. 
L’INTENZIONALITÀ RELAZIONALE E LA PDG NEL CONTINUUM DEI DISORDINI AUTISTICI. 
LA RICERCA E L’OSSERVAZIONE VIDEO DI UN’ESPERIENZA.

Uno sguardo rivolto al vissuto autistico di cui il sintomo è spesso espressione di un disperato tentativo di adattarsi creativamente ad un ambiente privo di riferimenti fissi del quale si sono perse troppo presto le istruzioni. Un mondo troppo invadente da confinare per una funzione Es così debole e un corpo troppo piccolo per ospitarlo.
In questa tesi verrà evidenziato, inoltre, come anche nel silenzio autistico e nell’apparente indifferenza c’è sempre un’intenzionalità organismica ed un messaggio indirizzato all’altro: laddove non arriva la parola “parlata” trova espressione quella corporea ad informarci sul come la persona autistica entra in relazione e sul tipo di contatto che preferisce avere o evitare.
Il sostegno alle famiglie delle persone autistiche è un elemento imprescindibile dell’intervento terapeutico: spesso sono famiglie sole, demotivate e drammaticamente  vittime della volontà del figlio.  Il modello di Video Intervention Therapy (VIT), ideato da George Downing basato sulla ripresa video dell’interazione tra la persona problematica e la famiglia, offre a quest’ultima l’opportunità di rendersi consapevole del proprio stile relazionale nei confronti del figlio: il terapeuta rinforzerà gli atteggiamenti positivi  descrivendo anche quelli disfunzionali alla relazione. Uno degli obiettivi terapeutici della VIT è quello di restituire dignità al vissuto dei genitori e alla loro storia personale proponendo loro la possibilità di sperimentarsi nelle alternative laddove anni di sofferenza hanno appiattito qualsiasi speranza di cambiamento cristallizzando determinati automatismi.

Simone Marcari, Tesi discussa nella sede di Roma

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