All’esame dell’Isteria – e in generale alla diagnosi differenziale dei disturbi di personalità – dedicheremo la prossima lezione del Corso di alta formazione in Psicopatologia gestaltica, con crediti ECM. È possibile partecipare come uditori.
La nostra ipotesi è che il paziente con modalità isterica abbia dovuto affinare le sue capacità imitative senza fare poi il passo successivo, quello che Gaddini e – anche se con sfumature diverse – la GT chiamano ‘introiezione’, impedendo la strutturazione del pensiero e dell’identità.
Facendo riferimento alla teoria del marcatore somatico di Damasio, diremmo che nel soggetto con modalità isterica, il quale piuttosto che registrare nel proprio corpo le conseguenze positive o negative di un’azione utilizza come criterio di scelta lo ‘sguardo dell’altro’, ogni scelta è guidata dal bisogno di imitare ciò che gli permette di avere su di sé le attenzioni dell’altro. Tuttavia, questa accentuazione dei meccanismi imitativi permette al soggetto isterico ‘moderno’ di adattarsi e di fare proprie le esigenze del contesto in cui vive.
Spesso, infatti, è un professionista eccellente, con spiccate capacità intellettive e preparazione culturale, una persona capace di argomentare in maniera logica e accattivante, di cogliere e soddisfare in maniera brillante le attese dell’altro, ma – cosa che ad un osservatore attento non sfugge – dietro il fascino delle apparenze si cela l’angoscia di essere rifiutato e abbandonato dall’altro.
Se a livello antropologico, come afferma Girard, «Ogni desiderio [imitativo] è desiderio d’essere», a livello psicopatologico si potrebbe dire che il bisogno di imitare dell’isterico è la conditio sine qua non della sua stessa esistenza.
Come vedremo nell’analisi della GT sull’isteria, la solitudine che discende dalla personalità isterica è data dal non appartenere a sé stessi. Potremmo dire con Kierkegaard che l’incapacità di ‘dare del tu a sé stesso’ è, in altre parole, il blocco della funzione del pensare. Parafrasando Cartesio, il motto del soggetto con modalità isterica è Imitor ergo sum, imito per essere qualcuno, imito per esistere.
[Rosaria Lisi, Isteria e Gestalt Therapy. Quando tutto è pertinente]