Some contents or functionalities here are not available due to your cookie preferences!

This happens because the functionality/content marked as “Facebook Pixel [noscript]” uses cookies that you choosed to keep disabled. In order to view this content or use this functionality, please enable cookies: click here to open your cookie preferences.

[…] l’inconscio è anzitutto uno spazio tragico, non solo in quanto generato dal deposito psichico di una vicenda dal ’titolo’ tragico, ma perché contorni tragici ha al fondo questa storia originaria, dove accade un conflitto intenso, profondo, decisivo, tanto terribile da risolversi o con una sorta di ambigua fuga salvifica o con una ferita praticamente irreparabile. Eppure l’inconscio non è solo questo, non è solo un tòpos  ascrivibile all’anagrafe del tragico. In esso si annida pure un’energia insospettabile, dai tratti giocosi e liberanti. L’Unbewusste  è infatti anche la fonte della creazione estetica, la spinta potente alla deformazione onirica della realtà, alla sua messa in mora grazie allo sviluppo di un processo sorgivo, ‘primario’ appunto, nel quale si esprime il potenziale trasfigurante ed eversivo proprio dell’agire dei bambini. Qui il linguaggio viene manipolato, la ratio del reale irrisa, le regole infrante. 
Freud esitò di fronte a questa enèrgeia inquietante, cantandone le lodi da un lato ma dall’altro confinandola in un piano di esistenza incapace di sfiorare la realtà effettiva, e per di più concependola, dal punto di vista del poietès, solo come compensazione parziale e inattendibile di un disagio patologico. […] L’inconscio è uno spazio duplice, tragico e ludico insieme, ma è comunque per definizione luogo psichico protetto da una barriera che divide il soggetto, dal mondo come anche da se stesso. Siamo di fronte, in definitiva, ad una epistemologia della frattura, ad un impianto teoretico segnato dalla discontinuità e dalla drammatica divisione del soggetto e della sua esperienza del mondo.
Antonio Sichera
Tratto da, G. Salonia e A. Sichera, Edipo dopo Freud.

Su questo sito Web utilizziamo strumenti di prima o di terzi che memorizzano file di piccole dimensioni (cookie) sul dispositivo. I cookie sono normalmente utilizzati per consentire al sito di funzionare correttamente. I Cookie tecnici, per generare rapporti sull’utilizzo della navigazione cookie statistici e per pubblicizzare adeguatamente i nostri servizi / prodotti e i cookie di profilazione. Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore.
Cookies policy
Privacy policy

Some contents or functionalities here are not available due to your cookie preferences!

This happens because the functionality/content marked as “%SERVICE_NAME%” uses cookies that you choosed to keep disabled. In order to view this content or use this functionality, please enable cookies: click here to open your cookie preferences.