All’esame del Modello di terapia familiare gestaltica (TFG) e intervento clinico sulla coppia e sulla famiglia dedicheremo la prossima lezione del Corso di alta formazione in Psicopatologia gestaltica, con crediti ECM. È possibile partecipare come uditori.
Nella famiglia la funzione-Personalità dei corpi dei genitori determina il clima relazionale e la salute psichica dei suoi membri: anche nei momenti più difficili i loro corpi offrono ai corpi dei figli contenimento e sostegno. Ecco perché, più che insegnare o spiegare ai genitori come ci si comporta da genitori, è necessario aiutarli ad entrare in contatto con il loro corpo genitoriale.
La funzione-Personalità dei genitori, a propria volta, si declina su tre livelli che devono essere tenuti distinti perché svolgono compiti differenti: la funzione-Personalità dell’essere-coppia, la funzione-Personalità dell’essere-genitori e, infine, la funzione-Personalità dell’essere-cogenitori.
L’essere-coppia, l’essere-genitori, l’essere-cogenitori sono tre livelli della funzione-Personalità, dei quali solo il primo (essere- coppia) può cessare di esistere, mentre gli altri due rimangono per sempre.
La funzione-Personalità dell’essere-genitore è una condicio sine qua non della crescita sana dei figli. Direbbe scherzosamente Winnicott: i genitori, per educare, devono restare seduti sul trono di genitore anche quando i figli, specie nell’adolescenza, si ribellano. Il prendersi cura genitoriale crea una spontaneità-di-cura certamente altra rispetto alla spontaneità amicale o paritaria. Quando un papà gioca con il figlio, si diverte anche se ha un pensiero in più e sta attento che il figlio non si faccia male. Pensiero questo che il figlio non può (e non deve) avere nei confronti del padre.
Appartiene alla funzione del prendersi cura anche la competenza nell’empatia genitoriale. L’empatia comunicativa – diversamente dall’empatia filosofica, psichiatrica o delle neuroscienze – non riguarda il mero comprendere l’altro, ma il fare dell’empatia il centro dell’ascolto, per cui sarebbe meglio parlare di ‘risposta empatica’ come sigillo della comunicazione empatica.
Giovanni Salonia