All’esame della Depressione dedicheremo la prossima lezione del Corso di alta formazione in Psicopatologia gestaltica, con crediti ECM. È possibile partecipare come uditori.
Quale nesso fra Modello relazionale di base e depressione? In realtà la depressione non rientra nelle ‘nuove patologie’ della postmodernità. È una sofferenza psichica da sempre presente nella condizione umana.
Le caratteristiche che contrassegnano la depressione oggi sono connesse alle due sofferenze tipiche della società con Modello relazionale di base/Io: la modalità relazionale narcisistica e quella borderline. Non rientrerebbero in una lettura clinica della depressione i discorsi sul disincanto o sulle passioni tristi che sembrano piuttosto particolari declinazioni antropologiche della condizione umana. Mentre la depressione nel Modello relazionale di base/Noi si configura come colpa per non essere se stessi perché incapaci di uscire dalla comunità; nel Modello relazionale di base/Io la depressione si presenta come la colpa di voler essere solamente se stessi e non volersi consegnare alla comunità.
Tali analisi antropologiche aprono orizzonti di riferimento e costituiscono premesse per un discorso clinico sulla depressione. Oggi, infatti, la diagnosi di ‘depressione’ sembra assumere una sorta di fascino semantico e ideologico che placa le ansie del medico e del paziente nell’implicita illusione di aver trovato nell’etichetta antropologica (o vagamente clinica) una cura a questo disagio.
(Giovanni Salonia, Danza delle sedie e danza dei pronomi. Terapia Gestaltica Familiare)