Giovanni Salonia presenta il 4° numero della collana Kairòs, “Tra”, di Bin Kimura e risponde alla domanda della referente della sede di Venezia, Lucia Marchiori sulla scelta dell’Istituto di tradurre questo autore.
La psichiatria fenomenologica, dice Salonia, ci ha portato il grande dono di attenzionarsi all’incontro. Ma cosa succede nell’incontro della relazione, nel qui e adesso che in Gestalt Therapy chiamiamo confine di contatto?
Cercare risposta a questa domanda nella fenomenologia è stata la motivazione che ha condotto l’Istituto alla scelta di tradurre “Tra” di Bin Kimura.
Nel fondo della vita, ci dice Kimura, c’è proprio l’essere rivolti a sé stessi e all’altro come condizione ontologica fondante. Quando Kimura parla di Aida intende quel noi che si dispiega in molti modi, e che sono le traità fondamentali della vita: la traità intrapersonale e quella interpersonale. La traità intrapersonale è quella che sostiene quella interpersonale, perché è il dialogo interno, la coerenza dentro di sé, il chi sono io che sento questo. È la funzione personalità della Gestalt Therapy. 
“Tra” di Bin Rimura dà corpo filosofico a questo e ad altri concetti fondamentali della Gestalt Therapy.
Federica Calandra, allieva 4 anno, Venezia