Le radici nell’ansia affondano, dunque, in una mancanza di adeguato sostegno nell’avventura del contatto che ne comporta l’interruzione e il blocco corporeo del ciclo respiratorio. Ma la patologia accade, com’è ovvio, se la situazione produttrice di ansia persiste e si prolunga. Allora, infatti, il disturbo della respirazione si struttura nella tensione toracica e addominale. Il compito incompiuto (‘effetto Zeigarnik’) resta presente e attivo nello sfondo corporeo-relazionale. Come sintetizza Goodman, «ciò che non si completa si perpetua». Tali gestalt aperte nello sfondo interferiscono con la formazione di nuove figure. Se non ho elaborato il rapporto con mio padre e le eventuali interruzioni del processo di contatto connesse alla mia relazione con lui, tutte le volte che entrerò in rapporto con un ‘rimando’ alla figura paterna, ad un certo momento accadrà ansia e, senza che me ne accorga, distorsione percettiva. Di conseguenza il mio nuovo rapporto non sarà pieno e nutriente.
Giovanni Salonia