Il corpo, il segno, la parola Oltre lo stereotipo:
in educazione e in terapia
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Per andare oltre lo stereotipo
Il desiderio di vita, di relazione, di scambi del bambino è l’energia, il ponte che consente di coniugare ciò che proviene dall’interno con ciò che il bambino sente dentro. L’energia necessita di sostegno per questo lo stimolo è vitale: deve essere il cibo giusto, il giusto contatto corporeo, la parola pronunciata nel tempo giusto a nutrire il bambino, a seguire il filo del suo desiderio.
Se il desiderio del bambino scorre tranquillo anche la narrazione, l’espressione di sé è sana e desiderosa di andare avanti, diversamente il bambino trova il miglior adattamento possibile nello stereotipo, che rappresenta in modo universale e ripetitivo le sue forme, offrendo sicurezza da una parte e tenendo a bada, dall’altra, l’espressione autentica, foriera di emozioni difficili da ascoltare.
Un soggetto in crescita, che sta costruendo le proprie narrazioni, le proprie rappresentazioni, il proprio punto di vista sul mondo, necessita di un incontro con la conoscenza aperto, che permetta di individuare strade, strumenti di interrogazione del reale, percorsi possibili e verità plurime contro lo stereotipo e l’idea che la verità possa essere unica.
Nella ricerca, nel confronto tra le verità e i punti di vista sul mondo è possibile scoprire la ricchezza di una conoscenza che rinuncia alla rigidità e che si consegna alle definizioni e ridefinizioni nell’incontro con il soggetto che conosce.