All’esame dei Disturbi d’Ansia e dei Disturbi dell’Umore dedicheremo la prossima lezione del Corso di alta formazione in Psicopatologia gestaltica, con crediti ECM. È possibile partecipare come uditori.
Sono due le grandi angosce esistenziali che affliggono l’essere umano: l’ansia di separarsi e quella di consegnarsi.
Alla prima sono legate tutte quelle sofferenze in cui la soggettività non può venire fuori nella sua integrità e spontaneità. Tutta l’esistenza sarà pertanto costellata da insicurezze e stati di ansietà che, in certe condizioni, potrebbero esitare in vere e proprie crisi di panico.
L’obiettivo terapeutico, in questo caso, consisterà nel sostenere la persona perché sperimenti la consistenza della sua individualità, il suo sentire e volere, affinché sia in grado di percepire la forza e l’energia nella sua capacità di ‘mordere’ e masticare la vita.
All’ansia di consegnarsi, invece, appartiene la difficoltà ad incontrare l’Altro in maniera piena e nutriente, passando dall’Io al Noi. È questa la difficoltà del nostro tempo, quella in cui si verifica l’Attacco di Panico, vale a dire non nello smarrimento della polis, non nel lasciare porti sicuri, ma quando l’uomo «separato dalle proprie radici e tagliato dalla consapevolezza intima del corpo» sta per entrare in una nuova appartenenza e non è attrezzato per farlo. Quando ha la possibilità di affidarsi e vivere con pienezza il rapporto con l’altro ma gli manca il coraggio di rischiare e viene travolto dall’angoscia.
(Annalisa Castrechini, Con te non ho paura. Per una rilettura del testo “Attacchi di panico e postmodernità”, in GTK Rivista di Psicoterapia, dicembre 2014)