La traità è per loro il luogo in cui avviene ogni esperienza esistenziale, che è sempre un incontro tra un Io e un Tu (l’Organismo e l’Ambiente). La definiscono «confine di contatto»: «Quando diciamo confine pensiamo a un confine ‘tra’. Tuttavia il confine di contatto – il punto in cui si verifica l’esperienza – non separa l’organismo dal suo ambiente; esso assolve piuttosto alla funzione di limitare l’organismo, di contenerlo e proteggerlo, e allo stesso tempo di porlo a contatto con l’ambiente. Nel confine di contatto si verificano il desiderio, il respingimento, l’avvicinamento e l’allontanamento, la percezione, il sentimento, la manipolazione, la comunicazione, la lotta, l’interazione organismo e ambiente». Una traità, dunque, interpersonale.
Giovanni Salonia
B. Kimura, Tra. Per una fenomenologia dell’incontro. Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, p. 7.