TALKING SULL’ESTETICA
… Come al principio di un viaggio… sfogliando le pagine di vita delle persone che incontriamo nel nostro sentiero terapeutico, ci accostiamo alle loro storie, al loro presente fatto di narrazione in movimento. Andare verso questi orizzonti ci spinge a sperimentare la tensione della natura ad evolvere dalla semplicità verso la complessità. Questo lavoro è stato concepito come una sorta di canone inverso rispetto la visione delle ricerche neuroscientifiche: partendo da una decostruzione in elementi semplici, biologici, psicofisiologici e relazionali dell’esperienza, si è provato a ricostruire con modelli di crescente complessità il come della relazione, restituendo centralità alla pienezza dei vissuti. È nel viaggio intrapreso con la paziente (Isthar) che in un tempo opportuno si è deciso di percorrere il sentiero estetico dell’arte. Partendo dai saperi della superficie, ovvero dalla spontaneità fenomenologica del dipinto, abbiamo lavorato attraverso un dialogo intercorporeo alla decostruzione del ground acquisito, cercando di sperimentare nuove gestalt nutrienti da assimilare per giungere ad una nuova consapevolezza del Sé. Ed è grazie al calore della relazione, passando da una condizione di etero-appoggio ad una di auto-appoggio che si è co-costruita l’esperienza di fiducia adatta a sostenere il movimento verso la complessità.
Franco Pecorari