L’attenzione alla traità intrapersonale, ossia il saper «dare del tu a se stesso». Il genitore che si rivolge al figlio dicendogli: «Se senti freddo, copriti» (invece di: «Copriti perché c’è freddo») favorisce il dialogo interno del figlio.
Analogicamente, nella relazione terapeutica si deve favorire nel paziente il ripristino dell’ascolto dell’intimo criterio di valutazione che emerge nei vissuti corporei e relazionali.
Le prospettive di Kimura e della Gestalt Therapy offrono all’interesse postmoderno per la soggettività (Modello Relazionale di Base/Io) una puntuale collocazione evolutiva.
La solitudine diventa – al di là della paura e dell’autoreferenzialità – pienezza creativa («vuoto fertile») solo quando esprime quel costitutivo habitare secum che dalla traità è generato e alla traità tende.
Giovanni Salonia
B. Kimura, Tra. Per una fenomenologia dell’incontro. Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 16-17.