ROMA 28 – 30 GIUGNO 2013
MEETING NAZIONALE ISTITUTO DI GESTALT THERAPY HCC KAIROS
“IL NOW FOR NEXT DELLA POSTURA ANTALGICA”
Il meeting di quest’anno svoltosi nella sede di Roma si è incentrato sul tema teorico della postura antalgica, che include in sé, il concetto di intercorporeità e gesto mancato. Fare esperienza di sé con l’altro nel contatto intercorporeo, sembra essere la cifra della “nuova” sfida relazionale. La postura antalgica esprime nel qui ed ora della relazione (terapeutica e non), la risultante di quelle memorie corporee-relazionali (inter-corporee), che definiscono la struttura stessa del corpo: la postura. In tal senso la struttura corporea diventa l’habitus cioè lo stile, l’atteggiamento, la modalità di “stare nel mondo con”. La postura antalgica può essere riferita a un interruzione di contatto intercorporeo che copre un gesto mancato, un’intenzionalità corporeo-relazionale che non trova nel corpo dell’altro possibilità di incontro. Interessante è stato quindi approfondire con lavori teorico-clinici e con la masticazione in gruppo, il nesso tra gesto mancato (intimo) e postura antalgica.
La persona, attraverso il corpo complementare del terapeuta, sperimenta ciò che in passato ha bloccato il contatto intercorporeo e anche la possibilità di ripristinarne la fluidità, di portare fino in fondo l’energia di un corpo che cerca un cambiamento. La teoria del Sé e del Ciclo di Contatto, “faro” della clinica in GT, consente al gruppo di vivere momenti di intensa riflessione e studio, ed anche nuove proposte di approfondimento. Interessanti tutti gli interventi dei partecipanti, dai contributi video alla clinica in GT, alla condivisione di uno studio sui processi autoregolativi e biomolecolari nelle interazioni tra cellule, come tentativo di comprendere i meccanismi di base dell’autoregolazione organismica dei corpi in relazione. Puntuale e arricchente per noi tutti l’intuito teorico-clinico di Valeria, modello ed esempio per noi Psicoterapeuti della Gestalt. Sempre generosa e profonda la lectio magistrale di Giovanni, che come sempre riesce a regalare a tutti i partecipanti spunti teorico-clinici sempre nuovi e stimolanti, frutto di una ricerca continua e di approfonditi studi.
Grazie a tutti per esserci stati e soprattutto alla sede di Roma per la generosa ed accogliente ospitalità.
Gaspare Orlando