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| Opera d’arte di J. Laszlo |
Il cancro entra nel vissuto della donna come ‘altro da sé’, come un’invasione, come qualcosa che giunge dall’esterno: il corpo è percepito come in guerra contro l’invasore/cancro, visto come un aggressore in grado di dominare e di far perdere se stessi. Raramente, infatti, il cancro è considerato parte della persona, del corpo e, quando lo è, è ‘la parte cattiva’. […] La malattia oncologica può essere vissuta non solo come limite o esperienza di perdita, ma può avere in sé le risorse per ritrovare e sperimentare modi nuovi di stare con l’altro e possibili nuovi percorsi per la coppia stessa. […] Lo sfondo sarà la consapevolezza che la malattia oncologica vissuta come limite, come esperienza di perdita, può avere in sé le risorse per ritornare alla totalità.
Valeria Nigro e Alessandra Pitino
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