Diventa tu la preda. La corporeità in psicopatologia e psicoterapia della Gestalt
di Gianni Francesetti
ABSTRACT
Se prendiamo sul serio la semplice idea che continuamente emergiamo in un paesaggio come corporeità che sente, la ricaduta in ambito psicoterapeutico diventa rilevante. Quando entro nel mio studio insieme al paziente, ciò che accade è assolutamente inedito, è un paesaggio nuovo quello che si genera. Se prendiamo tutto questo sul serio, ne consegue che lo studio della psicopatologia si sposta dall’essere lo studio di quello che accade nella testa del paziente, addirittura da quello che accade nelle viscere o nell’immaginario del paziente. Si delocalizza e diventa lo studio di quali sono i paesaggi in cui ci incontriamo. La psicopatologia diventa, per così dire, paesaggiologia. Attraverso un esempio clinico tratto da una sessione di supervisione, discutiamo del ruolo della corporeità in terapia, di come ci si possa anestetizzare tenendo fuori le sensazioni che bussano per emergere, e di come attraverso il sentire si possa cogliere il paesaggio e accogliere l’estraneo che bussa alla porta. Che porta novità, trasformazione, nuove possibilità.
Psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt, didatta e supervisore internazionale, ha pubblicato alcuni testi fondamentali sull’approccio fenomenologico-gestaltico alla psicopatologia e alla clinica. È docente incaricato dell’insegnamento ‘Il modello fenomenologico esistenziale e la sua applicazione in ambito clinico’ presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. È co-direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt – IPSIG e Presidente di Poiesis – Centro Torinese di Terapia della Gestalt. Past President della Società Italiana Psicoterapia Gestalt (SIPG), della Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP), della European Association for Gestalt Therapy. Membro del New York Institute for Gestalt Therapy.