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All’esame dei Disturbi d’Ansia e dei Disturbi dell’Umore dedicheremo la prossima lezione del Corso di alta formazione in Psicopatologia gestaltica, con crediti ECM. È possibile partecipare come uditori.

Guardando più approfonditamente la famiglia nelle sue funzioni, trame relazionali e patterns comunicativi, vediamo che sono due, in particolare, i sistemi che possono favorire lo sviluppo di uno stile narcisistico di personalità, e dunque esporre l’individuo al rischio di attacco di panico. 

Il caso in cui nella famiglia c’è una relazione di tipo troppo coniugale (con confini rigidi tra il sottosistema di coppia e quello filiale) o quando, tra i due genitori, vale un codice esperienziale di tipo up/down. 

Nella famiglia troppo coniugale, si assiste ad un disimpegno genitoriale per ciò che riguarda le funzioni di guida e di sostegno emotivo e relazionale dei figli. Si tratta di un sistema familiare in cui il bambino non gode di una nutriente confluenza originaria e, come già esposto, vive una precoce richiesta di autonomia, non potendo assimilare l’esperienza di fiducia verso l’ambiente. 

Nell’altro caso, invece, il sottosistema coniugale è sbilanciato (un genitore in posizione up e uno down) e il confine con quello genitoriale risulta ‘diffuso’, poco differenziato, tanto da configurarsi un’alleanza disturbata (a livello di funzione- Personalità) tra genitore-figlio (madre-figlio/a oppure padre- figlia/o) e uno schieramento contro l’altro genitore. In quest’alleanza, al figlio verranno richiesti vissuti e comportamenti da adulto fino a condurlo alla negazione dei propri bisogni per rispondere generosamente a quelli inappagati del genitore, pur di continuare a godere del suo «sguardo luminoso», del suo amore e della sua approvazione. 

(Annalisa Castrechini, Con te non ho paura. Per una rilettura del testo “Attacchi di panico e postmodernità”, in GTK Rivista di Psicoterapia, dicembre 2014)

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