Il Coronavirus può diventare una lectio magistralis di antropologia se riusciamo a cogliervi l’appello ad un vivere – e ad un vivere insieme – intessuto nelle trame della vita e della morte, dell’amore di sé e dell’amore dell’altro. Cogliamo la sfida di questo momento prima che diventi abitudine e rituale il nuovo stile di vita. Torniamo ad imparare che si vive con pienezza se si sa che con certezza si morirà. Si vive con pienezza se si accetta la sfida dell’alterità e la necessaria trasformazione del limite.
Se ritroveremo la centralità dell’abitare noi stessi e la Terra come una casa, il Coronavirus non ci avrà terrorizzato invano.
Il pensiero del nostro direttore Giovanni Salonia, interpellato dai quotidiani Avvenire e La Sicilia oggi in edicola.
Qui il testo integrale delle due interviste: